La nostra linea pedagogica

Le finalità educative

Per i bambini

Rispettando le scelte educative della famiglia la Cooperativa BAOBAB intende:

  • offrire momenti di riflessione dove s’incontrino esperienze diverse che favoriscono la conoscenza e lo scambio dei punti di vista, cercando così un terreno favorevole allo sviluppo della relazione educativa;
  • promuovere l’uguaglianza delle opportunità educative, favorendo un clima di apertura, rispetto e comprensione verso la persona di culture e lingue diverse (diversità intesa come ricchezza da valorizzare per rafforzare l’identità personale e culturale di ciascuno);
  • favorire e valorizzare la libertà del bambino, quella libertà che sviluppa la spontaneità che è già presente nella sua natura;
  • organizzare l’ambiente, gli spazi, gli arredi, gli oggetti ed i materiali in modo da favorire un ambiente in cui il bambino possa avere una permanenza piacevole con sensazione di benessere, sicurezza, protezione e autonomia, con la possibilità di movimento e di giochi individuali e collettivi;
  • mettere in evidenza la casa come un luogo denso di relazioni e significati educativi, affettivi dove di vive la quotidianità in modo familiare.

Per le Tagesmütter

La Tagesmutter nel lavoro in casa è da sola, perciò è molto importante l’organizzazione ed il modo in cui si strutturano le giornate lavorative per accogliere e accudire adeguatamente i bambini affidati.
La Cooperativa si propone di seguire una linea pedagogica frutto anche della collaborazione tra i diversi interlocutori (genitori, tutto il personale della cooperativa) per dare al bambino la possibilità di:

  • sviluppare le proprie competenze per favorire lo sviluppo dell’autonomia, i propri bisogni ed emozioni;
  • vivere in un ambiente familiare dove gli arredi, gli oggetti possano offrire sicurezza, campo di esplorazione e scoperta che stimoli le sue curiosità in un clima affettivamente sereno e sicuro;
  • godere del rispetto di modi e tempi individuali;
  • vivere in un ambiente dove la convivenza bilingue sia un’occasione di scambio culturale, favorendo la socializzazione, la diversità come ricchezza da valorizzare;
  • ricevere un’alimentazione di qualità, conforme alle tabelle nutrizionali, visionato e autorizzato dal Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Azienda Sanitaria di Bolzano;
  • essere rispettato nei propri tempi e ritmi da una routine regolare.

La formazione delle Tagesmütter / Tagesvater

L’aggiornamento e la formazione delle/dei Tagesmütter/vater e di tutto il personale amministrativo, sono organizzati annualmente allo scopo di qualificare sempre più le competenze professionali degli operatori e di migliorare le forme di intervento educativo.
La coordinatrice e la pedagogista, in accordo con le Tagesmütter, organizzando i corsi di aggiornamento e di formazione la cui frequenza sarà di 24h e di 10h di supervisione.
L’aggiornamento permanente di tutti gli operatori, garanzia imprescindibile della qualità del progetto educativo, risponde alla necessità di acquisire le conoscenze elaborate in campo psicosociale-pedagogico, rielaborare gli aspetti diversi del progetto educativo ridefinendone gli obiettivi e trovare occasione di incontro e di confronto tra le Tagesmütter.

I corsi sono pensati per svilupparsi in un triplice livello di competenze, che potremmo definire come:

  • Competenze psico-pedagogiche e culturali, le conoscenze (il sapere)
  • Competenze metodologiche, le capacità (il fare)
  • Competenze relazionali, atteggiamento (l’essere)

La formazione si attua attraverso:

  • Incontri con la pedagogista
  • Incontri organizzati tra le Tagesmütter
  • Incontri organizzati (formazione e laboratori) in gruppi di lavoro con formatori ed esperti.

Relazione con le famiglie

La partecipazione delle famiglie è di fondamentale contributo alla vita della Cooperativa, in particolare nei seguenti ambiti:

  • Collaborazione alle iniziative educative e didattiche.
  • Scambio d’idee sui diversi stili educativi.
  • Confronto sui progetti circa gli aspetti organizzativi e culturali.

La Tagesmutter ha il dovere di informare i genitori sulla vita quotidiana del bambino presso la propria abitazione. Le informazioni dovranno raggiungere tutti i genitori anche attraverso incontri programmati. Alla fine dell’anno sarà fornita alle famiglie una documentazione dettagliata delle attività svolte, documentata da foto.
In tale ambito possono essere utili:

  • Colloqui individuali con la coordinatrice
  • Colloqui individuali con ogni famiglia
  • Assemblee generali con tutti i genitori
  • Incontri per i genitori con la partecipazione di personale esperto (psicologi, pedagogisti, pediatri…)
  • Feste e gite, da prevedersi una volta o due vote l’anno, nelle quali genitori ed educatori prepareranno insieme spettacoli o giochi. Le uscite, le gite di un giorno, saranno previste come occasione di conoscenze del territorio, ma anche come visita ad altre Tagesmutter.
  • Attività di laboratorio con la partecipazione dei genitori.

Organizzazione e gestione dell’ambientamento

L’ambientamento è un evento di transizione, emotivamente complesso, un evento straordinario, inteso nel suo significato etimologico di fuori dall’ordinario. È il periodo necessario affinché bambini, genitori e Tagesmutter si integrino nel contesto comunicativo – relazionale che si realizza con il loro incontro nel servizio.
Per la Cooperativa è importante programmare accuratamente questa fase, così il distacco sarà vissuto con tranquillità sia dal bambino/a sia dalla famiglia. L’ingresso del bambino avverrà insieme a uno dei genitori. I tempi e i modi dell’inserimento dei bambini sono graduali e concordati fra Tagesmutter e famiglia, tenendo conto delle esigenze di ognuno. Un buon ambientamento è condizione essenziale per la costruzione di buone relazioni e per una crescita armoniosa.

  • L’ambientamento sarà graduale ai tempi e modi concordati con i genitori in maniera da creare uno scambio d’informazioni tra genitori e Tagesmutter.
  • L’ambientamento sarà adeguato alle esigenze del bambino, di durata più o meno lunga.
  • La Tagesmutter si metterà in relazione con entrambi (genitori e bambino) per instaurare un reciproco rapporto di conoscenza, stima, fiducia e collaborazione.
  • Nei primi giorni, il bambino passerà almeno due ore presso la casa della Tagesmutter (fatte salve improvvise esigenze). Dopo alcuni giorni di permanenza in contemporanea col genitore, si chiederà a questi di allontanarsi inizialmente pe un breve e via via più lungo periodo. Così si permetterà al bambino un distacco sereno.
  • Saranno utilizzati oggetti transizionali, album con le foto dei familiari, dell’animale domestico, giochi, racconti…

La pedagogista seguirà questo periodo con particolare attenzione, per favorire la comunicazione con il bambino e con le famiglie.
La comunicazione si concretizzerà in colloqui approfonditi e scambi di informazioni scritte. La Tagesmutter e la pedagogista saranno sempre disponibili a incontrare i genitori, su appuntamento, per colloqui individuali e riunioni collettive.
Le fasi importanti dell’ambientamento sono:

  • Preparazione del gruppo presente all’arrico del nuovo bimbo
  • Predisposizione dello spazio
  • Presenza del genitore all’interno
  • Condizioni che favoriscano nel bambino la sicurezza nell’esplorazione e conoscenza del nuovo ambiente
  • Possibilità alla Tagesmutter di osservare e conoscere le dinamiche relazionali che caratterizzano il rapporto mamma-bambino.

Aldilà delle strategie adottate di gradualità, flessibilità, modalità e tempi personalizzati, relativamente all’ambientamento, il ruolo della Tagesmutter resta fondamentale nelle diverse competenze che mette in atto frutto delle sue capacità educative elaborate con l’esperienza e la formazione permanente.
Il lavoro educativo nella fase delicata dell’ambientamento fa riferimento alle “strutture portanti” della professionalità della Tagesmutter: sapere, saper essere, saper interagire, saper fare.
Alla fine dell’ambientamento la Tagesmutter deve dare comunicazione alla coordinatrice con la valutazione da parte sua del suddetto periodo.

Gli spazi e come vengono gestite le emergenze

“L’organizzazione degli spazi è di particolare importanza per comporre l’ambiente, in modo che sia accogliente e rassicurante, che richiami l’ambiente familiare e consenta ai bambini di avere spazi da condividere e anche da nascondersi e appartarsi, per giocare in tranquillità, riposarsi…
Gli arredi devono favorire l’accoglienza. “I bambini hanno il diritto di muoversi e di sperimentarsi, partendo dal presupposto che il movimento non si insegna, ma ognuno deve essere lasciato libero di sperimentare i propri movimenti e di trovare quelli che gli consentono stabilità e sicurezza.” [Pikler, Datemi tempo, 1996]
Tutte/i le/i collaboratrici/ori della Cooperativa sono adeguatamente preparate e formate per poter affrontare un’emergenza di primo soccorso. La frequenza ai corsi di aggiornamento periodici organizzati dalla Cooperativa è obbligatoria.
Le Tagesmütter, operando in abitazioni private non sono munite di piani di fuga o interventi per l’evacuazione, ma attraverso strategie giocose possono attivare in un modo sicuro le necessarie operazioni di salvataggio, per esempio: un mille piedi di stoffa imbottita o un pupazzo, cui i bambini possono afferrarsi, può costituire un metodo sicuro di agire nell’emergenza.
L’ambiente educativo dovrà essere gradevole e rispondere alle molteplici esigenze dei bambini, un ambiente ricco e significativo dove ogni bambino conosce ed impara con naturalezza a rispettare le regole comuni dettate dalla convivenza con gli altri.

Se vogliamo che lo sviluppo del bambino sia armonioso, bisogna darli la possibilità di essere attivo e garantirli condizioni per una vita attiva, in cui possano svilupparsi tutte le sue qualità.
I fattori che mettono il bambino in grado di svolgere un’attività ricca di sviluppi sono:

  • Condizioni che preservino il suo benessere fisico e psichico
  • Un tempo di gioco sufficiente e regolare per assicurarli la libertà di agire e di scoprire
  • Uno spazio adeguato dove si senta sicuro e possa muoversi e spostarsi
  • Oggetti che gli permettano di avere un’attività autonoma
  • Un atteggiamento, da parte dell’adulto, che gli lasci indipendenza di azione.

Organizzazione dei tempi della giornata educativa

Le routine

Con il termine di intendono le situazioni di ogni giorno che hanno come scopo principale la cura del corpo infantile: i cambi, i pasti, la pulizia personale, il sonno.
Esse si caratterizzano per il loro ciclico ripetersi nel corso della giornata e per la presenza di rituali che le rendono facilmente riconoscibili e prevedibili.
Scandendo il ritmo della giornata infantile esse favoriscono abitudini regolari e ordinate e assicurano a ogni bambino condizioni di benessere di base.
La continuità e la coerenza delle cure nella routine rendono le situazioni prevedibili, facilitando nei bambini l’acquisizione del senso del tempo e della continuità.
Si tratta di situazioni che pur avendo luogo nella collettività, richiedono all’educatrice un’attenzione privilegiata verso il singolo bambino e sono perciò momenti preziosi di comunicazione e di scambio. Molto importante è la ricerca dei modi di approccio al singolo bambino, delle sue abitudini, delle sue esigenze che nei momenti di cura quotidiana rendono la routine un’esperienza rassicurante ed un incentivo all’autonomia.
La ripetitività della routine non deve far dimenticare che si tratta di momenti in un percorso di crescita che va osservato, adattato e riprogettato tenendo conto dei progressi del bambino e della sua esperienza fuori dalla casa della Tagesmutter.
La ritualità dei momenti di routine deve perciò prevedere di essere flessibile, nel rispetto dei modi e dei tempi di ciascun bambino.

Attività e giochi

“Come spiegare l’importanza che riveste il gioco nella vita di un bambino? Con una frase semplice: il gioco è il lavoro del bambino. È attraverso il gioco che il bambino può crescere e imparare a vivere rispettando sé e gli altri.
Jean Piaget, psicologo e pedagogista dell’età evolutiva, sosteneva che il gioco fosse “La più spontanea abitudine del pensiero infantile” sottolineando quanto il gioco rappresentasse una parte importante nello sviluppo socio-cognitivo dei più piccoli. Il bambino è attratto dal gioco perché da esso trae piacere, perché è un’attività seria, che richiede concentrazione e impegno, come per un adulto può essere il lavoro. Secondo Piaget il bambino piccolo, dopo essere riuscito a padroneggiare una determinata attività, continua a svolgerla per il puro piacere di gioco. In questo caso l’azione è caratterizzata dall’attenzione al mezzo e non al fine.
Il gioco è intrinsecamente motivato, non si è costretti a giocare; il gioco è un comportamento spontaneo, chi gioca è protagonista attivo.
Anche la situazione, l’ambiente e la tipologia di oggetti disponibili sono molto importanti. Tipi di oggetti diversi inducono il bambino a fare giochi diversi:

  • Materiali poco strutturati, ad esempio: bambole di pezza, costruzioni, blocchi di legno e cartoni.
  • Materiali strutturati, ad esempio: bambole realistiche, costumi di personaggi specifici, casette; sono usati in modo più aderente al contenuto, oggetti di grandi dimensioni e larghi spazi invitano a giochi di movimento, oggetti piccoli invece sono utilizzati per attività costruttive.

Si lascerà ampio spazio all’attività psicomotoria e al gioco euristico, consentendo di fare esperienze attraverso i cinque sensi. Si lavorerà poi sul corpo, l’ambiente, la comunicazione, la logica, sviluppando piste di lavoro specifiche.
Sono sintetizzati qui di seguito gli obiettivi principali dei percorsi che saranno proposti ai bambini. I percorsi proposti mirano a:

  • Favorire uno sviluppo armonico e sereno
  • Favorire l’accettazione dell’adulto (tagesmutter) come sostegno nel momento del distacco dal genitore
  • Favorire l’autonomia nel movimento e l’autonomia personale
  • Favorire l’esplorazione e la scoperta del proprio corpo e del mondo circostante
  • Esplorare, attraverso la manipolazione, diversi oggetti e individuarne caratteristiche dominanti come colore, forma, dimensione e temperatura.
  • Fare raccolte di oggetti in base ad un criterio (colore, forma dimensione…)
  • Confrontare oggetti o esperienze in conformità a un criterio (caldo, freddo, rosso, non rosso)
  • Ricordare determinate informazioni legate ad esperienze vissute
  • Ricordare oggetti in base al loro suono o al rumore che producono (squillo del telefono) orientarsi in uno spazio noto
  • Manifestare capacità di equilibrio (camminare seguendo un percorso)
  • Manifestare una maggiore precisione manuale o podalica (calciare una palla)
  • Manifestare le prime capacità di inibizione (manipolare un oggetto fragile senza romperlo)
  • Utilizzare concetti topologici (dentro, fuori)
  • Sincronizzarsi a ritmi (accompagnare una canzone battendo le mani)
  • Instaurare rapporti di collaborazione o di opposizione
  • Utilizzare il linguaggio verbale per stabilire rapporti sociali
  • Ascoltare una storia
  • Ostruire frasi semplici
  • Riconoscere i colori fondamentali
  • Riconoscere e nominare oggetti contenuti in un’immagine
  • Scarabocchiare su un foglio
  • Riconoscere persone note ritratte in fotografia
  • Utilizzare oggetti per la loro funzione d’uso (pettine, cucchiaio, bicchiere)
  • Riprodurre e imitare schemi di comportamento (dar da mangiare alla bambola)
  • Esprimere i propri bisogni in modo esplicito
  • Rispettare le regole di un gioco

[cfr. L.Guerra, Q.Borghi, Manuale di didattica per l’asilo nido, 1992]

“Lo sviluppo armonico del bambino è un processo naturale e quindi lento. Il compito nostro, pertanto, è di creare delle condizioni idonee a tale processo, ma non di accelerarlo. Se noi come adulti, riusciamo a non turbare questi processi con la nostra impazienza, dando loro invece il nutrimento necessario, insegniamo al bambino a reggersi sulle proprie gambe senza dover dipendere per tutta la vita da una guida esterna.” [Turrisbabel 48 Gennaio 2000]

E per concludere: “la Tagesmutter ha la prerogativa unica di avere un’esperienza quotidiana e continuativa con il bambino piccolo e la sua famiglia. Né i pediatri, né gli psicologi, né i pedagogisti hanno a disposizione questa esperienza PROLUNGATA E CONTESTUALIZZATA. La Tagesmutter può svolgere un ruolo unico per il bambino e per la famiglia di consulente della normalità e professionista della vita quotidiana.” [A.Bondioli, S.Mantovani]

 

Cooperativa sociale Baobab
La pedagogista Maria Giovanna Dorigatti
La Coordinatrice Miriam Seppi

 

 

 

 

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